Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
In evidenza
In evidenza
In collaborazione con Università di Teramo
"Storia del brigantaggio in 50
oggetti" volume a cura di Maddalena Carli, Gabriele D'Autilia,
Gian Luca Fruci e Alessio Petrizzo, su iniziativa del
Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università di Teramo,
sarà presentato martedì 16 aprile, alle ore 17.30, nella corte
interna della Biblioteca "Melchiore Delfico". Dopo i saluti del
direttore della Biblioteca "M. Delfico" Dimitri Bosi e della
direttrice del Dipartimento di Scienze politiche Francesca
Fausta Gallo, il libro sarà presentato da Andrea Sangiovanni,
docente di Storia contemporanea all'Università di Teramo, che
dialogherà con due degli autori, Maddalena Carli e Gabriele
D'Autilia, docenti dell'Ateneo teramano rispettivamente di
Storia contemporanea e di Media, culture e produzioni visuali.
"Da un ex voto del Seicento alla locandina di un film degli
anni Quaranta, passando per dipinti di epoca romantica,
burattini, soprammobili, cartoline, giocattoli", - si legge
nella presentazione. "Armi, medaglie e bandiere, cappelli a cono
e cappelli piumati, cifrari di polizia e messaggi clandestini.
Cinquanta oggetti raccontano la storia del brigantaggio italiano
del XIX secolo. Presentati dai principali specialisti di una
nuova stagione di studi, questi reperti si rivelano fondamentali
per ricostruire tanto le vicende storiche relative alle bande
armate e alla loro repressione, quanto i variegati codici di
narrazione, i contesti di circolazione e i modi di
appropriazione di quella storia, nei registri della politica
come dello spettacolo, della cronaca come della criminologia.
Questi oggetti e le loro storie ci consegnano significati
profondi e spesso trascurati dei processi storici, permettono di
esplorare episodi e traiettorie singolari e invitano a
riconnettere la storia del Mezzogiorno e del brigantaggio
postunitario a dinamiche, immaginari e pratiche di lunga durata
e di larga circolazione, dalla scala locale a quella globale,
dall'età moderna fino alle eredità novecentesche".
In collaborazione con Università di Teramo
Ultima ora